luglio 07, 2007

6.11 - La zona di Icarus

"Sì, certo, conosco la zona che descrivete. - disse Visil, riponendo l'arco lungo - Ma qui non la chiamiamo 'zona di magia morta', è nota invece con il nome di zona di Icarus."
La mezzelfa era di corporatura esile e forse un po' più piccola della sua gemella umana, ma aveva gli stessi capelli rossi e lo stesso taglio degli occhi. Naturalmente, pur essendo nata lo stesso giorno di Iramil, sembrava più piccola. L'avevano trovata al confine dell'accampamento, mentre sorvegliava il perimetro a nordest. Le tende, in tutto una dozzina, erano capienti e montate a cerchio in modo da essere facilmente difendibili. C'era una tenda dedicata alla ricreazione (chiamata "osteria"), una per le riunioni degli ufficiali, una per l'armeria, un'altra per l'infermeria. Il resto erano tende usate dei ranger per dormire e trascorrere il loro tempo libero. In tutto c'erano circa due dozzine di esploratori, ma altrettanti dovevano essere nel bosco impegnati in ricognizioni e spedizioni. La maggior parte degli esploratori evitava di indossare vesti pesanti utilizzando semplici incantesimi di resistenza al freddo, in questo modo era possibile sia muoversi più agilmente che lavarsi nell'acqua ghiacciata. A guardarsi intorno infatti, gli avventurieri erano gli unici che indossavano pellicce e abiti invernali, i ranger del posto sembravano non risentire affatto dei quattro o cinque gradi sotto zero dell'estate artica.
"Conoscete la leggenda di Icarus, vero?" Domando Visil. Qualcuno rispose sì, qualcuno no, qualcuno era confuso. La mezzelfa tentò di riassumerla brevemente:

"Una volta sulle pendici di un monte abitavano un pastore e suo figlio, Icarus. Poiché la loro casa era separata dalla città da un altissimo burrone, ogni volta che Icarus doveva andare a vendere il bestiame al mercato era costretto a percorrere un lungo sentiero che girava attorno al crepaccio. Un giorno, mentre vendeva le pecore, si avvicinò a lui un mago che voleva vendergli un incantesimo per volare. Ma Icarus non aveva i soldi, l'incantesimo costava troppo. Quella sera ne discusse con il vecchio padre, che assolutamente gli proibì di comprare l'incantesimo. Icarus fece notare al padre che volando avrebbe attraversato il burrone in pochissimo tempo, e che avrebbe potuto fare più viaggi in un giorno. Il vecchio padre però restò fermo sulla sua posizione, e gli spiegò che il crepaccio era sacro agli dei: nessuno lo attraversa volando, neppure gli uccelli. Purtroppo Icarus era giovane e non aveva memoria di vecchie leggende, quindi di nascosto prese tutti i soldi che avevano da parte e il giorno dopo comprò l'incantesimo per volare. La mattina seguente uscì di casa con un agnello sulle spalle ma anziché prendere il sentiero che aggirava il burrone si diresse verso di esso, e giunto ai suoi margini lanciò l'incantesimo e spiccò il volo, tenendo la pecorella per le zampe. Gli dei notarono immediatamente Icarus, e con un colpo di magia annullarono il suo incantesimo. Icarus iniziò a cadere lentamente verso le acque scure che si trovavano in fondo al burrone, e sarebbe sicuramente sopravvissuto alla caduta se un enorme pesce marino non fosse emerso in quel momento per divorarlo in un boccone, lui e la sua pecorella."

Gli avventurieri avevano ascoltato tutto con attenzione.
"Naturalmente Dunak fird non è il fiordo della leggenda, ma quando gli esploratori del passato scoprirono che esisteva una zona di magia morta nel mezzo del burrone, subito pensarono alla leggenda, e la chiamarono 'zona di Icarus' per questo motivo." Concluse Visil.
"Nel mezzo del burrone?" Chiese Krisonna, un po' stupita.
"Sì... la zona si trova a circa cinquecento metri di altezza tra le due pareti di roccia verticali, sospesa nel mezzo del fiordo, a nord."
Il che, si resero conto tutti, complicava tremendamente le cose. La mezzelfa spiegò anche che la foresta di conifere giganti attorno a Dunak fird era dominio di una stirpe di potenti e malvagi giganti, giganti della notte. Le pattuglie di ranger, con l'aiuto di giganti degli oceani, avevano il compito di tenere sempre d'occhio il confine sud della foresta in modo da prevenire (e magari fermare) assalti a sorpresa dei giganti, che potevano altrimenti attraversare la tundra desolata in poche ore e colpire Colle Ukron di sorpresa. Consigliò loro di mangiare qualcosa all'osteria del sussurro, dove era servito ottimo vino e la cacciagione era sempre di giornata. Lì avrebbero potuto informarsi anche su missioni secondarie che i ranger non erano in grado di svolgere, per mancanza di competenze, di uomini o semplicemente di tempo. Raramente capitavano avventurieri esperti da quelle parti, una mano sarebbe stata gradita.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il mio pg va aggiornato...sono diventato inquisitore anatema delle ombre di 1° lv...ciao ciao

Bigio ha detto...

Aggiornato... praticamente sto aggiornando questo blog TUTTI I GIORNI da una settimana a questa parte... se qualche altro personaggio ha passato livello fatemelo sapere che lo aggiorno al volo.

Anonimo ha detto...

scusa il disturbo ma volevo sapere quando avresti messo la sezione classi perchè alcune delle modifiche che hai effettuato mi interessavano. Grazie

Bigio ha detto...

...fatto!

Anonimo ha detto...

grazie