settembre 23, 2006

2.05 - Assalto e resistenza

Morto il povero Ega Howl, gli avventurieri hanno fretta di arruolare il più presto possibile un sostituto. Quando al tempio di Sinth la custode del culto Bree, per meglio organizzare i funerali del compagno morto, chiede loro il parere del capo del loro gruppo (una fantomatica ragazza di nome Rosa Beckam), qualcuno ha un'idea geniale.
Mettono un annuncio nelle bacheche della città per arruolare un avventuriero donna.
Si presenta loro una ragazza di nome Krisonna. Le chiedono se è disposta a spacciarsi per Rosa Beckam, la capo del gruppo, e lei a malavoglia accetta. Affare fatto.

Alle prime luci dell'alba del giorno successivo, per le vie della città gira una voce inquietante: il Duca ha dichiarato Valisid sospetto di tradimento, l'ordine del Teschio Cremisi è stato incaricato di recarsi dal drago per ottenere chiarimenti. Dopo aver trovato conferma negli annunci ufficiali, gli avventurieri partono per i picchi rocciosi dove è situata la tana di Valisid.
Giunti alla caverna decidono di entrare facendo scattare inavvertitamente alcune trappole. In breve tempo si ritrovano circandati da uomini avvolti in mantelli neri dai volti celati, che intimano loro di arrendersi. L'arrivo di Xilock pone fine alle avversità prima che possano sorgere. Con lui c'è anche una ragazza in abiti da ladro, che si presenta come il capo della Gilda dei ladri meglio nota con il nome di Pugnali di Cristallo.
Nessuno crede che la legione inviata dal Duca porrà alcuna domanda. La gilda è alleata di Valisid, e assieme a Xilock tenteranno di respingere l'assalto dei mercenari del Teschio Cremisi. Il drago, che è ancora gravemente ferito, riposa nella camera più interna della caverna protetto da golem di guardia, ma il numero dei soldati all'assalto è decisamente preoccupante.

Xilock ha un piano: gli avventurieri possono nascondersi e quando l'esercito assalterà la tana, raggingere Seldal e ucciderlo. Un esercito senza capo si ritirerà velocemente, e le perdite saranno ridotte. Il gruppo accetta.

Al calar della notte cento e passa guerrieri del Teschio Cremisi si parano di fronte alla caverna, e ad un ordine di Seldal, attaccano scontrandosi con le trappole ed i ladri della Gilda. Gli avventurieri scivolano alle spalle di Seldal, Lucian intrappola le guardie con i suoi incantesimi quindi si concentrano sulla tigre compagna del temibile ranger, riuscendo ad abbatterla. Ma Seldal si rivela un osso duro, e quasi riesce ad uccidere Ivan...

settembre 19, 2006

2.04 - Attacco a sorpresa in piazza dell'eroe

Tornando in città e dirigendosi verso il mercato, gli avventurieri non si aspettavano certo di essere attaccati da uno stormo di feroci gargoyle di lame!
Gli esseri, piovuti dal cielo, hanno ingaggiato battaglia nel mezzo di una delle più prestigiose piazze di Keremish, la piazza dell'eroe. Accortisi che qualcuno stava controllando i mostri, dopo aver fatto fuori i primi due notano il principe Larshell su un balcone al terzo piano di uno degli edifici che si affacciano sulla piazza. Gabriel scivola volando lungo le mura delle case fino ad atterrare senza essere visto sul tetto dell'edificio in questione. Nel frattempo Ivan, Lucian, Azalorn ed Ega combattono contro un secondo e più nutrito gruppo di gargoyle. Spinti a combattere nella fontana della piazza, Ega viene ucciso, decapitato, e Lucian si aggrappa ad un gargoyle volante forzandolo ad atterrare a colpi di spada. Poi Gabriel scaglia una bottiglia di cloroformio sulla faccia di Larshell, il quale perde l'equilibrio e precipita dalla balconata. I gargoyle si precipitano a raccogliere il loro padrone prima che si schianti a terra, e poi volano via.
Gabriel si rende conto che altre persone erano nell'edificio, alle spalle del principe, perché li sente recitare un incantesimo e scomparire.
Quando con la guardia cittadina tornano sul posto, l'appartamento è vuoto. Il proprietario, il visconte Legacci, viene trovato morto in un armadio. Il gruppo si impossessa della preziosa collezione di oggetti magici del conte con la scusa dell'indizio.

settembre 07, 2006

2.03 - Lo strano caso dei barilotti di polvere pirica

Le indagini proseguono.
Mentre Gabriel è costretto ad una giornata di pausa a causa degli effetti devastanti della sua ultima colazione, il resto del gruppo si reca alla caserma del palazzo ducale per chiedere informazioni riguardo le persone scomparse di recente e gli ultimi omicidi verificatisi. Pagando profumatamente il servizio, ottengono una mappa che evidenzia le zone di Keremish più colpite dalla criminalità. Balza subito ai loro occhi una anomalia: nel quartiere del pozzo, notoriamente la parte più nobile della città, sono avvenute numerose sparizioni.

Per non fare brutta figura gli avventurieri fanno lucidare le armature, ripulire i vestiti, ne acquistano di nuovi, si preparano a non sfgurare. Tutti tranne Azalorn che se ne frega. Registrano anche uno stemma per il loro gruppo: una croce sulla quale si incrociano a loro volta due spade, avvolte da spine che fioriscono in una rosa centrale.

Venuta ormai la notte interrogano alcune guardie del quartiere ricco e scoprono che le sparizioni si ripetono periodicamente, anche se non a ritmo molto serrato. Non vedendo altri sbocchi decidono di uscire dalla città e presentarsi al campo dell'Ordine del Teschio Cremisi. Parlano con Seldal, Zark e poi conoscono anche Mestern, un altro degli ufficiali. Girano per il campo hanno modo di farsi una idea precisa del quartier generale dell'Ordine, ma non basta.
Durante la notte, mentre il gruppo riposa in una tenda sorvegliata, Lucian scivola sotto la tenda e si intrufola nella tenda dell'armeria, dove rinviene mezzo centinaio di barilotti colmi di polvere da sparo: una montagna di esplosivo. Purtroppo, uscendo, viene avvistato da una delle guardie.

Seldal non crede alla versione dei fatti del mezzelfo, secondo il quale è sgusciato via dalla tenda di soppiatto per andare in latrina. Il comandante li fa cacciare via dall'accampamento e annulla la loro richiesta di entrare a far parte dell'Ordine.
Illus. By Coniotis