settembre 07, 2006

2.03 - Lo strano caso dei barilotti di polvere pirica

Le indagini proseguono.
Mentre Gabriel è costretto ad una giornata di pausa a causa degli effetti devastanti della sua ultima colazione, il resto del gruppo si reca alla caserma del palazzo ducale per chiedere informazioni riguardo le persone scomparse di recente e gli ultimi omicidi verificatisi. Pagando profumatamente il servizio, ottengono una mappa che evidenzia le zone di Keremish più colpite dalla criminalità. Balza subito ai loro occhi una anomalia: nel quartiere del pozzo, notoriamente la parte più nobile della città, sono avvenute numerose sparizioni.

Per non fare brutta figura gli avventurieri fanno lucidare le armature, ripulire i vestiti, ne acquistano di nuovi, si preparano a non sfgurare. Tutti tranne Azalorn che se ne frega. Registrano anche uno stemma per il loro gruppo: una croce sulla quale si incrociano a loro volta due spade, avvolte da spine che fioriscono in una rosa centrale.

Venuta ormai la notte interrogano alcune guardie del quartiere ricco e scoprono che le sparizioni si ripetono periodicamente, anche se non a ritmo molto serrato. Non vedendo altri sbocchi decidono di uscire dalla città e presentarsi al campo dell'Ordine del Teschio Cremisi. Parlano con Seldal, Zark e poi conoscono anche Mestern, un altro degli ufficiali. Girano per il campo hanno modo di farsi una idea precisa del quartier generale dell'Ordine, ma non basta.
Durante la notte, mentre il gruppo riposa in una tenda sorvegliata, Lucian scivola sotto la tenda e si intrufola nella tenda dell'armeria, dove rinviene mezzo centinaio di barilotti colmi di polvere da sparo: una montagna di esplosivo. Purtroppo, uscendo, viene avvistato da una delle guardie.

Seldal non crede alla versione dei fatti del mezzelfo, secondo il quale è sgusciato via dalla tenda di soppiatto per andare in latrina. Il comandante li fa cacciare via dall'accampamento e annulla la loro richiesta di entrare a far parte dell'Ordine.
Illus. By Coniotis

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