settembre 25, 2007

7.12 - Contro il vento e la sfortuna

Il vento d'ira prese forma e avanzò minaccioso verso suoi avversari mortali. Il suo corpo si disgregava e riprendeva forma continuamente, come se il vento de egli stesso evocato si divertisse a lacerare ricomporne il profilo. "Non mi aspettavo che sareste riusciti a sconfiggere i guardiani della forgia... ma non uscirete vivi da questa stanza!"

Gordianus, Kimar e Ivan si lanciarono immediatamente contro il nonmorto. Il suo corpo immateriale rendeva davvero difficile ferirlo. Ricevuti i primi colpi, la creatura spalancò le braccia come a voler abbracciare l'intera sala, ed un ciclone di venti turbinante si allargò roteando furiosamente dal suo corpo, staccando stucchi dalle pareti, piastre di marmo dai pavimenti, borchie dalle statue, detriti e sassi dai soffitti... Gordianus e Ivan furono sollevati in aria ed iniziarono a girare vorticosamente in cerchio, colpiti da ogni massa solida che era stata portata in alto dal vento. Poi il vento d'ira liberò le anime che rinchiudeva in se stesso: un guerriero armato di scimitarra scivolò in aria fino a Gordianus colpendolo con la sua scimitarra, poi un cavaliere che impugnava una lancia di luce, una guerriera armata di lancia corta, un colosso in armatura che vibrava colpi con una spada bastarda, un'arciere con il suo arco letale, un avventuriero armato di fionda magica e così via... ognuna delle anime sferrò i suoi attacchi letali e poi scomparve.
Kimar, che ancora beneficiava degli effetti dell'incantesimo libertà di movimento, non era affetto dalle raffiche di vento e quindi si muoveva veloce nella stanza volando. Colpì ancora il vento d'ira mentre Lucian si avvicinava e abbatteva su di lui tutti i suoi colpi di spada. Krison lanciò incantesimi volare e libertà di movimento sui compagni per liberarli dal tornado. Il vento d'ira rispose concentrando gli attacchi su di lui ma le immagini speculari di Krison lo protessero quel tanto che bastava a tenerlo in vita. Il nonmorto si infuriò, intensificò le raffiche di vento e sradicò colonne, intonaci e statue intere. Gli avventurieri furono travolti dalle pietre, scagliati contro le pareti, sferzati da colpi di armi taglienti che la creatura aveva rilasciato nelle spire di aria turbinante. Ivan lo raggiunse focalizzando il combattimento sul danno, e il vento d'ira si sollevò in aria, volteggiando a dodici metri d'altezza al centro del tornado che aveva generato. Le sue emanazioni raggiungevano senza problemi anche gli avventurieri che il vento trasportava via. Lucian si sollevò in volo e lo raggiunse, Ivan sfruttò il volare di Krison e fece lo stesso. Gordianus si liberò dalle spire di vento e si gettò sull'avversario con Stigma di Adamantio sguainanta, Kimar piantò i suoi artigli nel corpo inconsistente del nemico.

D'improvviso ogni vento cessò, il nonmorto ritirò in sé ogni brezza e scomparve. Krison riuscì a percepirne la presenza grazie alla magia, e notò l'ombra della creatura che si dirigeva volando velocissima nella stanza della forgia. "Non è il caso di inseguirla, - suggerì Lucian - usciamo di qui e facciamo crollare la caverna!"
Si diressero fuori sfrecciando nel cunicolo che conduceva all'accesso secondario, poi Lucian si sollevò in volo e calcolò il punto migliore da colpire con l'incantesimo terremoto per far sì che l'intera struttura collassasse su se stessa. Kimar estrasse la pergamena che aveva ricevuto da Viglis e diede un'occhiata ai simboli magici... molti erano per lui incomprensibili, ma avrebbe tentato lo stesso di recitare la formula. Stese le braccia e pronunciò le parole magiche. La pergamena si disintegrò emanando un bagliore e rilasciando una nuovola di fumo sulfureo... nient'altro!
"Aspettate! - Disse Ivan - Sarebbe possibile ottenere una nuova pergamena utilizzando uno dei desideri di Bastet?" Krison rispose pronto: "Con desiderio è possibile riavvolgere piccoli segmenti di spaziotempo e far sì che eventi recenti accadano nuovamente, per migliorarli..."
Ivan convinse lo scudo magico. Una delle gemme di Bastet si frantumò liberando il potere dell'incantesimo desiderio. Il tempo sembrò fermarsi, poi in un attimo Kimar si trovò nuovamente a leggere la formula magica scritta sulla pergamena... diede un'occhiata ai simboli magici... molti erano per lui incomprensibili, ma avrebbe tentato lo stesso di recitare la formula. Stese le braccia e pronunciò le parole magiche. La pergamena si disintegrò emanando un bagliore e rilasciando una nuovola di fumo sulfureo... nient'altro!
"Non ha funzionato..." Commentò Krison. Kimar strinse i denti per la rabbia.
"Se lasciamo libera la forgia, chissà quali catastrofi sarà in grado di creare!" Disse Ivan.
"Per non parlare del vento d'ira..." Aggiunse Gordianus.
"Dobbiamo tornare alla basilica di Sinth e ottenere una nuova pergamena di terremoto... al più presto." Concluse Lucian. Si misero immediatamente in marcia. Wallace era a due ore di marcia.

1 commento:

elan ha detto...

certo che usare ben un terremoto e un desiderio e poi fallire....... mamma mia