giugno 13, 2007

6.01 - Non si scende a patti con il diavolo

"Sveglia! - sussurrò Valisid agli avventurieri che stavano ancora dormendo, all'ingresso della sua tana - C'è una visita per voi."
Gordianus e Krisonna erano appena ritornati da un lungo viaggio nel territorio della morte. Il drago aveva recuperato le loro anime con un potente incantesimo, ma c'era sempre qualcosa... una parte della propria essenza... che rimaneva nel buio, nell'oblio, come se si venisse strappati dalle tenebre e qualcosa restasse attaccato a quell'oscurità. Comunque avevano riposato diverse ore, sufficienti a rimettersi in piedi ed affrontare le prossime sfide facendo buon viso a cattiva sorte.
"Di chi si tratta?" Domandò Lucian.
"Di Lobas." Rispose Valisid. Il drago si trovava in forma umana ed aveva dipinta sul volto un'espressione di diffidenza e fastidio. Ormai era chiaro che Lobas non faceva parte dei buoni, ma non era nemmeno coinvolto con l'orda che stava tenendo sotto assedio Keremish e che ne aveva invaso la fortezza.

Il mago li aspettava oltre il ponte di corda che si stendava sul crepaccio collegando la tana di Valisid al sentiero lungo il crinale. Il drago restò ad aspettarli in forma umana poco più indietro. Il gruppo si avvicinò a Lobas. Lo sguardo vitreo dell'arcanista si posò su di loro, impassibile, soprannaturalmente sereno. Come sempre.
Lucian si lasciò andare a qualche commento sarcastico, ma Lobas fece finta di non sentirlo.
"Credo che sia giusto mettervi al corrente, innanzitutto, che voi siete attualmente le uniche persone ad essere a conoscenza del mio... per così dire... segreto."
Prima che potessero domandare qualcosa, Lobas riprese a parlare: "Ho fatto uccidere Kemper, questa notte. Rintracciato e messo a tacere per sempre. Era pericoloso."
"Non stai acquistando punti." Sussurrò Gordianus fra i denti.
"Ma Carden è al corrente di quanto sei caduto in basso?" ringhiò Lucian.
"Mia figlia sa tutto di me, ma è sempre stata libera di scegliere da quale parte stare." Gli rispose Lobas. "Ma adesso vengo a voi con una proposta. - continuò - Io posseggo delle informazioni che potrebbero esservi estremamente utili... potrei addirittura garantirvi una via di accesso per la fortezza del palazzo del duca. Sarebbe un notevole vantaggio per voi, potreste raggiungere l'emissario e porre fine all'influsso di Melpheron una volta per tutte. Ma in cambio... voglio la vostra memoria." Si fermò qualche secondo, sicuro di aver catturato la loro attenzione.
"Ho un collaboratore che possiede la capacità di modificare la memoria delle persone grazie ad alcuni incantesimi particolari... rimuoverò solo quel ricordo, e in cambio vi fornirò le preziose indicazioni di cui avete bisogno."
Krisonna era d'accordo, ma assieme a Lucian iniziarono a discutere riguardo le garanzie. Come potevano fidarsi di Lobas? In ogni caso Gordianus non era propenso ad accettare alcuna proposta, e Valisid sembrava schifata alla sola idea di scendere a patti con un servitore di Hyssiris. Chiaramente il drago d'argento non aveva alcuna parola sulle decisioni degli avventurieri, ma poiché Gordianus non avrebbe mai potuto accettare, decisero di rifiutare l'offerta.
"Bene... - disse Lobas dopo aver sbuffato spazientito - Si dice che nessuno di noi possa scegliere come nascere, ma a qualcuno è dato di scegliere come morire. Avete fatto la vostra scelta. Guardatevi le spalle, perché non potrò permettervi di continuare a vivere, conoscendo le mie alleanze." Si voltò avvolgendosi nel mantello viola e scomparve nella luce dell'alba.
"Potevamo ucciderlo subito!" Protestò Gordianus.
"Se fosse stato così facile, l'avrei già fatto io. - gli fece notare il drago d'argento - Lobas è molto più forte di quello che sembra. Deve avere più di un segreto da nascondere."

Attesero che la lunga alba desse spazio alla luce del giorno, poi partirono per tornare a Keremish. Attraverso uno dei traboule era possibile raggiungere la piazza del tempio superando le mura cittadine a est. Avrebbero però dovuto seguire i sentieri che correvano lungo il fianco delle montagne, sepolti dalle foreste sempreverdi di conifere. Krisonna utilizzò la magia per generare alcune cavalcature magiche, dopodiché scesero dalle alture innevate lungo i sentieri rocciosi. Valisid aveva dato loro alcune piume magiche, per poterla contattare in qualsiasi momento.
Si infilarono nei boschi di abeti e di felci. Lucian fischiò a lungo finché il suo compagno animale, un possente lupo nerò dalla muscolatura terrificante, giunse correndo nel sottobosco e si affiancò al gruppo. Il sentiero sembrava condurre all'interno di una caverna.

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