ottobre 20, 2007

7.17 - Tre strade e una decisione

Non appena Gordianus e Dewen abbero ripreso possesso della vita e del loro equipaggiamento, tutti si spostarono nella stanza adiacente, dove cinque sacerdoti di alto rango erano riuniti in cerchio attorno ad una sfera. Grazie ad una magia di luce, la sfera proiettava le immagini che scorrevano al suo interno sulle pareti anch'esse di forma sferica della stanza. Sembrava di essere dentro una gigantesca sfera di cristallo, e di guardarne le immagini sul vetro dall'interno. Immagini non proprio rasserenanti. La sfera vagava a caso nel campo di battaglia di Keremish, laddove mercenari e demoni evocati da chissà quale angolo remoto del multiverso stavano massacrando le truppe alleate. L'esercito di Wallace sembrava in grave svantaggio, nonostante ciò i cinque sacerdoti nella stanza sembravano sapere cosa facevano e continuavano a pianificare la battaglia inviando messaggi magici attraverso la sfera, i quali venivano percepiti dai generali che tentavano immediatamente di metterli in pratica.
Nell'alto dei cieli le navi volanti del regno si stavano scontrando con l'esigua flotta della città usurpata da Kalfyra. Giganteschi velieri in fiamme precipitavano rombando nell'oceano mentre sul campo di battaglia piovevano continuamente cadaveri e rottami incandescenti. I maghi scagliavano le loro magie senza sosta, mentre i sacerdoti si affettavano a muoversi fra le linee sanando le ferite dei compagni in difficoltà. Fulmini e palle di fuoco esplodevano ovunque mentre armi e armature si scontravano con fragore. Il terreno era ormai intriso di sangue, corpi straziati, armature ammaccate, ceneri e lamiere.
"Abbiamo subito gravi perdite. - Disse Viglis, rivolgendosi agli avventurieri appena entrati - Ma stiamo tentando di ripiegare in difesa limitando i danni."
"Conosco quel tipo di demone..." stava commentando Kryson.
"Se avete intenzione di unirvi alle nostre forze sul campo di battaglia, ve ne saremo grati." Fece la custode del culto.
"Non c'è anche un attacco in corso nella sala delle reliquie?" Le ricordò Lucian.
"Sì, ma la sala è ben protetta da meccanismi magici e trappole devastanti. Inoltre, abbiamo appena inviato là sotto trenta dei nostri uomini."
Il gruppo si raccolse per qualche secondo. Armadale era in pericolo, sarebbe stato meglio andare immediatamente a controllare. "Va bene, - disse Viglis, chiamando a sé un paladino - seguitelo, vi condurrà al sotterraneo delle reliquie, dov'è custodita Armadale."

Stavano per lasciare la stanza, quando le immagini sulla sfera si fecero meno nitide, poi sempre più sfocate. Alla fine scomparvero del tutto. "Cosa succede?" Esclamò uno dei sacerdoti, bastonando la sfera con la sua asta sacra. La sfera si riaccese... mostrando serio e minaccioso lo sguardo di Kalfyra. La donna drago si tolse il cappuccio, mostrando il volto della forma umana che amava assumere. Si trovava proprio di fronte al tempio, nel sacrario, sotto la volta di vetro policroma. Il sole, filtrato dalle vetrate colorate, non era sufficiente a ferirla. Dietro di lei due guardie del corpo avevano già dilaniato i chierici che avevano osato avvicinarsi. Kalfyra guardò dritta verso la sfera, la ferocia nei suoi occhi era enfatizzata dai tagli verticali sopra e sotto di essi. Allungò le dita artigliate e sembrò quasi afferrare l'immagine di chi la stava guardando. Quando strinse il pugno, la sfera al centro della stanza andò in pezzi, come stritolata da una forza oscura.
"Kalfyra è qui... le cose si complicano. - Commentò Viglis - Devo andare ad affrontarla."
Così dicendo la Custode del Culto uscì dalla sala. Uno dei saggi stava posizionando una nuova sfera sul piedistallo. Gli avventurieri adesso si trovavano davanti a tre possibilità: seguire Viglis da Kalfyra, scendere nel reliquiario per proteggere Armadale, oppure aiutare le forze di Wallace nella battaglia contro i mercenari del Teschio Cremisi.
Decisero di fermare chi stava cercando di appropriarsi di Armadale.

Mentre Viglis si preparava alla battaglia. Il tempio tremava e grida di terrore provenivano dall'ingresso principale. Le sacerdotesse della sacra triade avevano dato l'ordine di attaccare il drago vampiro, ma in molti sarebbero caduti prima di riuscire a sconfiggerlo. Il paladino li condusse ad un ascensore di forza levitante, e si congedò. Salirono sulla piattaforma di energia magica, la quale iniziò la sua lunga discesa verso il reliquiario.

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