febbraio 04, 2007

4.09 - Quel che si muove nell'ombra

Lasciarono il corpo del gigante dietro alcuni cespugli vicino al fiume, oltre le mura orientali della città. Krisonna analizzò velocemente l'enorme spada dell'energumeno. Era uno spadone in essedreel di buona fattura, con una enervatura ed un comunissimo cristallo del potere allocato. Poteva comunque valere per la quantità di metallo in sé.
Prima di dedicarsi agli affari però, portarono il corpo di Gordianus dalla Custode del Culto, la sacerdotessa Bree. Bree rimase sconcertata nell'apprendere che il paladino era stato ucciso. Immediatamente diede l'ordine di chiamare gli amministratori del culto del trapasso, affinché le spoglie potessero essere ricomposte in modo appropriato per poi procedere ad un rito di rianimazione divina.
"Non vi preoccupate del costo, - aggiunse la sacerdotessa - per questa volta la chiesa di Sinth si accollerà l'ammontare... un nostro paladino è morto nel compimento del suo dovere, se possibile lo rianimeremo."
Passarono quattro ore. Il cielo cominciava a tingersi di rosso. Il lungo tramonto aveva inizio.
Gli accoliti di Sinth uscirono dalla sala del rituale ricoperti di sangue e stremati dallo sforzo. Bree era completamente coperta del sangue di Gordianus, ma sorrise.
"E' tornato in vita... dategli solo il tempo di riprendersi. Il suo corpo resterà debilitato per un po' di tempo e le cicatrici non spariranno mai. Soprattutto quelle nell'anima."
Poi si allontanò.

Alla Locanda del Pollo Aviario notarono il chierico del gruppo di Castalia che sorseggiava del sidro vicino alla finestra, in un angolino. Si accorsero anche che l'annuncio della missione per la quale era partito quel gruppo risultava cancellato e la ricompensa riscossa.
"Potrebbero aver scoperto qualcosa sul drago." Suggerì Krisonna.
Si avvicinarono al sacerdote, il quale risistemandosi la chioma bionda e fluente allungò loro una sedia. Si sedettero. Il chierico sembrava fresco e riposato.
"Come è andata la missione con quei goblin, Orion?" Gli chiesero.
"Una passeggiata. - Rispose il sacerdote sbuffando con aria di superiorità - C'erano delle grosse bestie... muso da iena... code come fruste... grandi come orsi... che in qualche modo strano riuscivano a comandare lupi e warg. I goblin della foresta erano le vittime, non i responsabili. Incredibile, vero?"
"Già. - fece Lucian, che aveva difficoltà a capire se i mostri descritti da Orion fossero reali o il frutto del sidro che aveva già bevuto. - E avete scoperto nulla del drago?"
"Oh, si! - Esclamò Orion - Ma non sono sicuro di potervene parlare."
"Erano gli accordi presi con Castalia. Noi davamo o lei le nostre informazioni, lei dava a noi le sue." Gli ricordò Krisonna, con il massimo della diplomazia possibile.
"Va bene... - Annuì lui - Abbiamo scoperto che il drago collabora in qualche modo con una delle gilde di ladri di Keremish, le Mantidi Notturne."
"L'unica gilda di Keremish." Ricordò Lucian. I Pugnali di Cristallo erano stati recentemente distrutti dai mercenari dell'ordine del Teschio Cremisi. Erano veramente morti tutti? Il ranger si ricordò di essere tornato al loro vecchio covo, di recente, trovandovi solo macerie. Ora le Mantidi Notturne avevano il controllo di tutte le attività illegali della città. E a questo proposito erano venuti recentemente a conoscenza del fatto che il Duca, per non perdere grosse fette di commercio a causa della cattiva fama che la città si stava guadagnando, aveva offerto grossi vantaggi a tutti i mercanti che stringevano alleanze con Keremish, tra i quali Guasco de Borgognoni. Potevano tutti questi eventi essere intrecciati in un unica grande trama? Che le Mantidi Notturne avevano un loro tornaconto? Chi c'era veramente dietro tutto questo?
"Ma non è tutto! - Li sorprese Orion - C'è qualcun altro. Una Confraternita di incantatori, di cui sappiamo poco, e della quale abbiamo sentito solo voci. Si muovono nell'ombra, e sembra che abbiano trame un po' ovunque."
Ringraziarono il chierico e andarono a riposare. Avevano molto su cui riflettere.

Il mattino successivo Gordianus poteva unirsi di nuovo ai suoi compagni.
Si recarono alla Gilda Arcana per avvisare Milos del cadavere in riva al fiume. Forse avrebbero potuto esaminarlo e scoprire qualcosa di interessante. Il mago chiamò a se qualche apprendista e andarono subito sul posto. Nel frattempo gli avventurieri portarono la spada (faticosamente trascinata da Ivan) da Melissa, il fabbro della città. La ragazza era giovane e piuttosto inesperta nell'arte della forgiatura, ma raccoglieve l'eredità del vecchio padre, sempre presente nella bottega, seduto alle sue spalle, e troppo vecchio per poter lavorare. Melissa era una ragazza dal fisico robusto e dalla pelle abbrustolita dal colore della fornace e annerita dalla fuliggine. I suoi capelli biondi erano appiccicati dal sudore e impastati di cenere, ma sotto quel chilo e mezzo di carbone c'era lo sguardo fiero di qualcuno che avrebbe voluto un futuro migliore anziché battere ferri di cavallo per gli allevatori della zona.
"E' un bel pezzo di essedreel! - commentò la ragazza - Posso pagarvelo 300 monete d'oro. E' poco meno del suo prezzo d'acquisto." L'offerta era generosa, ma Krisonna non sembrava convinta. Il vecchio fabbro blaterò qualcosa alle spalle della figlia, su come una volta fosse capace di forgiare spade con anche cinque enervature.
"Perché? Tu non sei capace?" Chiese Krisonna.
"No. Non riesco a lavorare il metallo per ottenerne più di tre."

La bottega di Melissa si trovava oltre le mura orientali, in alto sulla collina. Da lì potevano osservare i maghi della Gilda Arcana che analizzavano il cadavere della creatura, giù al fiume. Più tardi sarebbero passati alla torre a chiedere notizie.
"Sai nulla di una Confraternita segreta di maghi?" Gli chiesero, una volta nel suo studio.
"Ci sono molti arcanisti a Keremish, ora più che mai. E non tutti entrano a far parte della Gilda... come Krisonna ad esempio. E' probabile che questi maghi non facciano parte della nostra torre."
"Ma probabilmente vengono da voi per acquistare le componenti per i loro incantesimi, vendere oggetti magici..." Fece notare Lucian.
"Terrò gli occhi aperti. In caso vi avviserò. Ma abbiamo altre congreghe in città. Le streghe ad esempio. - Disse Milos, storcendo il naso per lo schifo. - Esseri che distorcono l'uso delle arti magiche per compiere gesta immonde. La Gilda è loro nemica da sempre."
"Ne abbiamo sconfitta una, tempo fa... Una Strega della seduzione... si era mascherata da Custode del Culto del tempio di Sinth. - Rammentò Lucian - E siamo sicuri dell'esistenza di almeno altre due di esse, una Strega degli specchi ed una Strega dei gatti neri..."
Milos si distese sulla sua sedia e sbuffò.
"Si... conosco quella storia... sembrava collaborassero con Whisper. Sono tre. Il minimo per una congrega. Forse ce ne sono altre. Ad ogni modo, loro hanno sicuramente più contatti con questa confraternita di noi. Almeno sapete dove cominciare ad indagare."

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