agosto 22, 2007

7.02 - Salvataggio in mare

Teg Maine si gettò al piano inferiore della stiva e sia Ivan che Gordianus scesero calandosi nel boccaporto all'inseguimento. Il ladro però non aveva la minima intenzione di farsi acciuffare, scattò verso il fondo della stiva di carico e uscì da un portello laterale. La nave continuava ad inclinarsi in aria mentre la sua velocità di discesa diveniva pari quasi a quella di avanzamento.
I due avventurieri si affacciarono e videro Teg Main in piedi su una scialuppa di salvataggio. La Mantide Notturna scagliò su di loro i suoi micidiali emodardi, ma Gordianus non aveva intenzione di lasciarselo fuggire: afferrò la cima alla quale era legata la scialuppa levitante ed iniziò a tirarla verso di sé.
"E' inutile! - gli suggeriva Ivan - Taglierà gli ormeggi prima che tu possa raggiungerlo con la spada!"
Teg Maine rideva a continuava a scagliare i suoi dardi sul mezzodrago. Nel frattempo tutte la Mantidi Notturne avevano raggiunto le scialuppe. Krison salì su una di queste e ne attivò il cristallo yolos. "Dov'è Lucian?" Chiese a Kimar. "Deve essere qui intorno, lui possiede un anello del volo!". Detto questo, Kimar si lanciò anche lui nella stiva. Ma incontrò Ivan a metà strada. "Che ne è di Teg Maine?" "E' risalito sul ponte con un balzo... Ma ora dobbiamo salvare Gordianus! E' precipitato in mare nel tentativo di raggiungere la scialuppa!"
Poi un boato, un sussulto, una gigantesca scossa.
Rumore di assi che si spezzano e di metallo che si piega. L'albero maestro si accartocciò lasciando andare le vele. La nave aveva toccato il mare. La poppa si impennò sollevandosi in alto e scaraventando tutti in aria. "Presto! Salite!!!" Gridò Krison, mentre si sollevava con la sua scialuppa. Kimar e Ivan ce la fecero e saltarono sulla piccola imbarcazione fluttuante.

Il veliero si sollevò quasi in verticale spargendo in mare tutto il suo carico, quindi si ribaltò completamente, sollevando onde che quasi raggiunsero le scialuppe che si erano allontanate tutte intorno a lui. Kimar si era già tuffato in acqua. Aveva agganciato la corazza di Gordianus all'ancora della scialuppa e poi era tornato in superficie. "Tiralo sù!!!" Gridò a Krison, mentre i balestrieri sulle scialuppe già caricavano i dardi sulle loro armi. Ma il paladino aveva già smesso di respirare.
Teg Main si sollevò in piedi sulla sommità del veliero ribaltato in mare. Lentamente la nave stava affondando. Piovvero su di loro i primi dardi. "Dobbiamo andarcene di qui!" Suggerì Krison. Ivan e Kimar sembravano essere d'accordo.
"Non così in fretta! - Gridò loro Teg Maine - Nessuno di voi si preoccupa di chi sta morendo?"
Scoppiò in una risata. Era chiaro che in questo modo li avrebbe indotti ad affrontare i suoi scagnozzi, finendo per avere la meglio. "Legata in una cassa, nella cabina del capitano, c'è una fanciulla molto devota a Sinth che una volta faceva parte della gilda dei Pugnali di Cristallo... Credo che sia una vostra vecchia conoscenza!"
"Mara!" Urlò Kimar. I suoi amici lo trattennero, volevano impedirgli di correre in soccorso alla ladra loro alleata. "Kimar, è un suicidio... ed è proprio quello che vuole!"
"Non mi interessa! Voi mettetevi in salvo, io non posso lasciarla morire!"
Così dicendo, Kimar si divincolò dalla presa di Ivan e si tuffò in acqua, sparendo nel blu.

In quel momento, Lucian planò giù dal cielo sfoderando le sue spade. Si posò sul dorso della nave, dove si trovava Teg Maine, ma a debita distanza. Le assi erano scivolose, incrostate di alghe e bagnate. Se Teg Maine avesse osato lanciarsi contro il mezzelfo, avrebbe sicuramente rischiato di cadere. "Bene! C'è qualcuno che ha del fegato, dopotutto!" Disse la Mantide Notturna con orgoglio. Dalle sue braccia, squaciandogli i polsi, fuoriuscirono due pugnali dalla lama insanguinata, che immediatamente si incendiarono. Teg Maine corse contro Lucian senza scivolare minimamente, come se potesse danzare sul ghiaccio senza mai cadere. Il mezzelfo indietreggiò, e Teg Maine iniziò a scagliare su di lui i suoi emodardi infuocati.
"Lucian ha bisogno di una mano!" Krison impennò la barca, e Ivan rotolò fuori cadendo in acqua. Il mago scese a livello del mare e recuperò il guerriero, che si aggrappò al bordo della scialuppa mentre piovevano dardi ovunque. Mentre la piccola imbarcazione riprendeva quota, una freccia colpì Krison in pieno e l'elan si accasciò sul fondo. Ivan, che non era ancora riuscito ad issarsi nella barca, chiamo Lucian a gran voce. Il mezzelfo si sollevò in volo e atterrò sull'imbarcazione. "Presto, fai riprendere Krison... se rimaniamo a fare da bersagli non ne usciremo vivi." Suggerì il guerriero trascinando il proprio corpo, con tanto di armatura pesante, all'interno. Salve di dardi seguitavano a piantarsi sul legno del veivolo. Lucian curò qualche ferita di Krison, abbastanza affinché il pilota riprendesse conoscenza. "Torneremo a prendere Kimar più tardi, ora fuggiamo!!!"

La scialuppa scivolò via nel cielo, inseguita da tutte le altre imbarcazioni di emergenza.

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