agosto 08, 2007

6.21 - Nuove strategie

E così Bree era la Gran Sacerdotessa. Aveva interagito con gli avventurieri fin dal primo momento spacciandosi per la Custode del Culto, mentre l'inarrivabile Gran Sacerdotessa veniva descritta come una persona lontana dagli interessi del popolo, che concedeva udienza solo in rarissime occasioni e che comunque amava parlare da una pozione distante e dominante, un pulpito che impediva di distinguerne chiaramente le forme, già avvolte nelle regali vesti sacerdotali.
E ora Bree era morta... Catturata, condannata, giustiziata davanti agli occhi degli avventurieri.

Krison lanciò l'incantesimo di porta dimensionale, un lampo ed un brivido e tutti gli avventurieri si ritrovarono all'esterno della fortezza, sul lungo ponte che la collegava alla città. Prima che le guardie si accorgessero di loro, si infilarono nel passaggio segreto che dalle caserme conduceva al cimitero. Nel frattempo, i gargoyle di lame evocati da Larshell si abbatterono sulla folla inerme, scavando nelle loro carni, mozzando teste, dilaniandoli e squartandoli. La maggior parte delle persone, in preda al delirio indotto magicamente in loro da Kalfyra, nemmeno si accorse di morire. Il cortile fu inondato di sangue, di grida, di terrore. Un trionfale tributo a Melpheron nel giorno della caduta della chiesa di Sinth a Keremish.

"Forse Lepel è ancora viva. - Suggerì Lucian - Cerchiamola."
Si mossero fra le tombe mentre il lungo tramonto colorava di amaranto i sepolcri. Trovarono la ragazzina seduta sulla lapide dei suoi genitori. Il viso della bambina era stanco, come se avesse passato diverse notti insonni.
"Ho paura di non essere più in grado di assolvere i miei compiti. - Confessò, quando le chiesero se andava tutto bene - La situazione peggiora di notte in notte, le tombe vengono dissacrate da persone in preda a follia... scavalcano i cancelli per festeggiare tra le pietre tombali, depredano i sepolcri e qualche volta finiscono per scatenare maledizioni o liberare creature più grandi di loro..."
La convinsero che non poteva salvare il cimitero senza contribuire a salvare la città. Occorreva però sviluppare un nuovo piano per la salvezza di Keremish. Senza il supporto del tempio di Sinth, un assalto alla fortezza era un vero e proprio suicidio, anche con l'aiuto di Valisid. Inoltre, tutti i tesori del tempio erano stati requisiti e i più preziosi erano già nelle mani delle Mantidi Notturne, che avrebbero provveduto a rivenderli al mercato nero.
"Rintraccerò i cristalli di Armadale, ovunque siano. - Assicurò loro Lepel - Quei cristalli non sono solo armi molto potenti, ma racchiudono la saggezza necessaria per contrastare l'assalto dei terrori ancestrali. Lascerò il cimitero e mi dirigerò a passo Silberhorn... quella zona non è stata ancora raggiunta dall'influsso di Melpheron e Valisid potrà aiutarmi con le divinazioni. Non appena saprò qualcosa, vi informerò."

Gli avventurieri si trattennero nel cimitero giusto il tempo necessario a curarsi. Il tempo era un fattore importante. Occorreva recuperare il proprio equipaggiamento, o almeno trovarne uno altrettanto utile, e l'unico modo che veniva loro in mente per farlo era assaltare il presunto covo delle Mantidi Notturne, scoperto di recente da Lucian e Kimar.
"Se Mara è ancora viva, - Suggerì Kimar - cercherà di mettersi in contatto con noi."
"Conosciamo il punto dove i Pugnali di Cristallo erano soliti riunirsi, - fece notare Lucian - potremmo aspettarla lì."
Di passaggio segreto in passaggio segreto, sfruttando le conoscenze della gilda dei ladri, raggiunsero il vicolo dove avevano incontrato Mara per la prima volta. Dovettero attendere diverse ore, quasi l'intera notte. Alla fine la ladra comparve affiorando da uno dei traboule. Salutò Kimar con affetto, poi Lucian spiegò del passaggio occultato lungo la scogliera.
"Non sono certa che quello sia il covo delle Mantidi, ma se davvero lo fosse... avete idea di cosa potreste trovare là sotto? - domandò la mezzelfa - Siete senza un equipaggiamento adeguato, e potrebbe esserci qualunque tipo di potente alleato là sotto!"
Assassini, beholder, creature dell'ombra e del sottosuolo, creepian... Una gilda di ladri come le Mantidi Notturne, che non si fa scrupolo di attuare ogni genere di commercio illegale, poteva avere in effetti dei potenti elementi tra le sue fila. Fare irruzione e ammazzarli tutti non era una alternativa valida. "Andrò io in avanscoperta. - Propose Mara - Cercherò di scoprire qualcosa di più di quel posto e di che pericoli nasconde. E' meglio però che vada da sola. E' facile che finiate per compromettere la missione, se mi seguite. Da sola sarò più silenziosa, più attenta e sicuramente più libera di improvvisare."
Salutò Kimar e si allontanò dalla piazza segreta. Gli avventurieri rimaserò lì a guardarsi l'un l'altro negli occhi. L'attesa non era certo il loro forte, ma sembravano non avere altra scelta.

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