novembre 13, 2007

7.21 - Le mura di Keremish

Le mura di Keremish. Centinaia di soldati di Wallace trincerati in fosse scavate a poche centinaia di metri dalla città, il terreno coperto di cadaveri, il rumore delle battaglie nei cieli che rimbombava nella piana desolata, il fumo che saliva dai punti dove si combatteva, il fragore delle armi che risuonava distante, le grida, le nuvole di frecce che si sollevavano in cielo per ricadere sui soldati, i feriti che si trascinavano in cerca di un guaritore, i maghi in volo che scagliavano incantesimi e teletrasportavano via gli alleati in fin di vita, i sacerdoti che cercavano di dosare le loro magie curative in modo che bastassero per tutti. L'assedio durava ormai da due settimane.
Gli avventurieri raggiunsero il campo base, dove Bree ed alcuni generali stavano pianificando il prossimo attacco. Non attesero le loro disposizioni, si lanciarono nella battaglia immediatamente. Dopo aver sconfitto Zark davanti all'ingresso del versante meridionale delle mura, gli avventurieri affrontarono nuovamente anche Golmore. Ma il mietitore oscuro godeva dell'aiuto di Whisper... il demonio che aveva avvelenato la corte del Duca era ancora vivo! Dopo averli combattuti per alcuni interminabili minuti, Krison chiese ai suoi compagni di ritirarsi. Erano feriti ed esausti, e inoltre l'esercito di Wallace aveva suonato l'ennesima carica, inondando il campo con centinaia di poveri soldati mandati al massacro.

Tornati alla tenda di comando, trovarono una legione di circa quaranta armigeri ben schierata lì al di fuori. Nella tenda incontrarono Valisid, il drago d'argento loro alleato.
"Stiamo per sferrare l'assalto definitivo alle mura. - Disse loro Bree - Valisid ci ha garantito il suo supporto, ma abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile. Siete dei nostri?" La Gran Sacerdotessa aveva subito ferite gravissime durante gli scontri degli ultimi giorni. I capelli biondi le scendevano sul volto per coprire delle orrende cicatrici che le devastavano un lato della faccia, fino all'occhio sinistro. Aveva perso anche un braccio, probabilmente incenerito da qualche incantesimo. Nonostante tutto, sembrava risoluta e pienamente in grado di mantenere il controllo. Lucian le rispose a nome di tutti. Valisid passò ad illustrare il piano.
"Alcuni nostri uomini sono riusciti a penetrare in città e a raggiungere il cimitero, dove hanno consegnato a Lepel, una nostra amica e alleata, un potente oggetto magico che faceva parte dei miei possedimenti: il globo di evocazione degli elementali della morte. Solo una necromante esperta come Lepel è in grado di utilizzarlo in maniera adeguata."
Krison e gli altri dovettero fare ricorso alle loro conoscenze di geografia planare per comprendere di quale potenza fosse quell'oggetto. Una sfera in grado di richiamare energia negativa pura sotto forma di un essere senziente elementale. Terrificante. Valisid proseguì.
"Se Lepel riesce a creare un diversivo sufficientemente potente da attirare su di sé l'attenzione di Kalfyra, noi avremo il tempo di raggiungere la porta centrale delle mura occidentali, e cercare di aprirla. L'esercito attaccherà in massa proprio quella porta, nel frattempo un piccolo manipolo di avventurieri nostri alleati tenterà di sconfiggere i potenti alleati che il drago vampiro avrà posizionato di guardia alla porta, per raggiungere il meccanismo di apertura e aprire il varco... possibilmente prima che le nostre forze vengano completamente sbaragliate dalla controffensiva del Teschio Cremisi."
Gli avventurieri di cui parlava Valisid non erano loro. Un gruppo di avventurieri ben più famoso, ma palesemente non altrettanto esperto, già da qualche giorno prestava i propri servigi sul campo di battaglia sotto il comando di Bree. Si trattava degli "eroi di Wallace", il chierico Orion, la ladra Merry e la guerriera incantatrice Castalia Van Dyke. Krison li vide sbucare alle spalle di Bree. "Possiamo unirci a loro. Gli alleati di Kalfyra che abbiamo affrontato fino ad ora erano in grado di tenere testa ad un esercito..."
Anche Orion si rivolse alla sacerdotessa per sapere se fosse la scelta più adeguata. Bree acconsentì. Pochi secondi dopo apparve a poca distanza da Valisid un ologramma distorto. La figura di Lepel si contorceva come se la piccola maga avesse problemi a controllare la proiezione magica. "Sto terminando il rituale... - gemette - Si tratta di un'entità molto potente... Non so se riuscirò a controllarla... State pronti... ad entrare in azione!"

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