gennaio 10, 2007

4.03 - Lo strano destino di Pollas

Quattro arcanisti da battaglia entrarono nella sala sotterranea per comunicare a Milos che la torre era sicura. Il nemico si era ritirato. Pian piano tutti i maghi e gli ospiti della Gilda salirono alle sale superiori. I golem furono nuovamente attivati e iniziarono a raccogliere le macerie e riordinare le stanze. Lobas aprì un loculo segreto e invitò Krisonna a deporre all'interno dello scomparto di pietra il Teschio Cremisi. Laggiù sarebbe stato protetto finché non si fosse deciso cosa farne. Quindi risalirono ai piani superiori.
Lobas si avvicinò al bancone della bottega e accreditò ad ognuno degli avventurieri 7.500 monete d'oro, come ricompensa per la coraggiosa difesa della Gilda.
Mentre gli avventurieri stavano contrattando l'acquisto di alcuni cristalli del potere, alle loro spalle apparve una figura imponente, alta oltre due metri, dalla carnagione bianco-azzurra e con occhi argentei. Tra i capelli chiari era visibile una cresta lucida che scendeva dietro la testa. Vesti da paladino e un'armatura di tutto rispetto coprivano il corpo muscoloso.
"Gordianus! - Esclamò il bottegaio - Bentornato alla Gilda Arcana. Sei venuto a spendere almeno una parte delle tue 6.665 monete d'oro di credito?"
"Non ancora. - Rispose il paladino - Ho bisogno di un cristallo magico per la mia arma e per la mia armatura, ma il mio credito non è ancora sufficiente."
Krisonna si avvicinò all'avventuriero. Rapidamente concluse che doveva trattarsi di un mezzo-drago, probabilmente d'argento.
"Hai un credito piuttosto cospicuo. Devi essere un avventuriero molto capace."
"Sei un paladino di Sinth?" Aggiunse Lucian.
"Di un ordine devoto alla dea, certo."
"E sei già parte di un gruppo di avventurieri?"
"Non ancora." Rispose sinteticamente il mezzo-drago.
"Abbiamo giusto bisogno di un nuovo membro. - Propose Krisonna - Se entrerai nel nostro gruppo ti fornirò io stessa i cristalli che cerchi, senza bisogno che tu debba comprarli."
Gordianus rifletté per qualche istante. Da quel che aveva appena ascoltato sembrava che questi tre avventurieri avessero appena salvato la torre dall'assalto di un angelo nero.
"Va bene."
C'erano altre cose da fare in città, il gruppo diede uno sguardo alla bacheca delle missioni, quindi si recò dal fabbro e alla Cattedrale della Dea Madre. Infine, pronti per la prossima sfida, decisero di tornare alla Gilda Arcana per chiedere di una indagine il cui annuncio era stato esposto in bacheca.

"Oh... l'incidente di Pollas, è vero."
Milos inforcò gli occhiali e lesse l'annuncio che gli avventurieri avevano raccolto nella bacheca.
"Mi ero quasi scordato di questa faccenda. Pollas conduceva esperimenti alchemici nella sua stanza, c'è stata una esplosione e abbiamo mandato delle guardie a controllare, ma non sono più tornate. Abbiamo sigillato la sua stanza in modo che nulla potesse invadere la torre, quindi abbiamo esposto l'annuncio. E' bizarro che abbiate risposto proprio voi, non credete?"
Accompagnò il gruppo ai piani superiori della torre, fino al secondo piano, dove si trovava lo studio di Pollas. Giunto lì dissolse il muro di forza che bloccava la porta e ne eresse un'altro tra lui stesso e gli avventurieri.
"Buona fortuna!" Augurò.
Krisonna e Lucian entrarono per primi, seguiti da Gordianus e Ivan. La stanza era in disordine, la finestra aperta era oscurata da una pesante tenda che si gonfiava ritmicamente sospinta dal vento. Lucian controllò il pavimento, trovò tracce di un corpo trascinato verso la finestra. Quindi si avvicinò ad uno dei banconi alchemici.
"Cos'è questo?" Chiese a Krisonna.
La ragazza si avvicinò e ispezionò il tavolo da lavoro.
"Sembra che qui si stessero svolgendo esperimenti di incantamento di armi. Ci sono residui di Essedreel e riconosco la disposizione delle lenti."
Lucian notò alcune pergamene aperte. Qualcuno stava incantando un'arma, qualcosa doveva essere andato decisamente storto. Si avvicinò alla tenda e la tirò da parte. La finestra dava su un tetto, qualcuno era saltato oltre, probabilmente prima che i maghi schermassero la stanza. Alcune tegole erano spaccate. Il ranger volò sul tetto sfruttando il potere del suo anello magico. Krisonna attivò la capacità di volo del suo stocco e si fece portare sul tetto da Gordianus. Ivan saltò giù, atterrando con uno schianto tra le tegole.
"C'è un vetro sfondato, nella finestra di quel magazzino." Fece notare Krisonna.
Osservarono l'interno: un magazzino di prodotti di terracotta e ceramica, giare, ampolle, vasi. Entrarono con relativo silenzio. Ivan piombò a terra saltando.
C'erano tre cadaveri a terra. Lucian e Krisonna si fecero avanti. Erano decomposti, lasciati in terra a marcire da diversi giorni. Il ranger notò delle ferite da taglio che avevano lacerato il costato del corpo di Pollas, ormai ridotto ad una carcassa marcescente, cibo per mosche.

Solo allora si accorsero di tre figure dalla forma indefinita che stavano immobili in un angolo. Lucian pensò bene di attirare la loro attenzione con un sasso. Le creature si resero conto di essere osservate, ed in men che non si dica attaccarono.
Una di loro si gettò tra le anfore. L'altra si sciolse in un liquido metallico che risalì velocemente la parete fino al soffitto. La terza estrasse dal proprio corpo un cristallo e lo attivò, ricoprendosi di scariche elettriche. Mercuroidi!
Lucian, che poteva contare sulla protezione dal fulmine garantitagli dall'anello magico, si scagliò contro quello avvolto dall'elettricità. Ivan lo seguì, brandendo la spada. Il mercuroide attaccato al soffittò attivò una gemma gelida e iniziò a scagliare getti di metallo liquido congelanti sugli avventurieri. Gordianus tentò di avvicinarsi invece a quello nascosto tra le anfore. Purtroppo la natura liquida del suo nemico faceva dei vasi di terracotta un ottimo posto dove nascondersi. Gordianus attaccò sfondando con la sua spada le anfore, ma il mercuroide sfuggiva tra le stesse infilandosi tra quelle più distanti. Un getto di mercurio incendiario fece capire al paladino che questo mercuroide possedeva una gemma infuocata.
Quando Lucian e Ivan ebbero assestato il colpo di grazia al primo nemico, il guerriero si precipitò da Gordianus. "Lascialo a me! Tu pensa a quello in alto!"
Krisonna lanciò resistenze agli elementi sugli altri compagni e un volare sul mezzo-drago, che si gettò sul mercuroide sospeso tra le travi del soffitto. La resistenza al gelo del paladino gli permise di assestare alla creatura potenti colpi senza ricevere danno. Il mercuroide fallì i vari tentativi di afferrare la spada di Gordianus per liquefarla. Quando vide che lo sconro volgeva al peggio, si gettò sull'altro mercuroide, che nascosto tra le giare stava ancora dando del filo da torcere a Ivan. Le due creature si fusero in una sola gigantesca massa di mercurio che sfondò le casse e i vasi intorno per emergere nella sua potenza. Purtroppo ebbe vita breve. I colpi combinati di Lucian, Gordianus e Ivan la distrussero in pochi secondi.
La massa di metallo liquido senza vita si sparse per il pavimento del magazzino, lasciando a terra tre cristalli del potere.

Illus. di Andrea Longhi

1 commento:

Bigio ha detto...

Il profilo di Gordianus è online (prima di quello di tutti gli altri, maledetti scasafatiche). L'immagine secondo me è adeguata, ma se ne trovate una migliore fatemi sapere!