marzo 31, 2006

1.04 - Il Giorno dell'Esecuzione

Lucian viene colto da un attacco fulminante di peritonite e i suoi compagni lo affidano all'infermeria nella caserma della milizia cittadina.

Il tempo peggiora. Grossi nubi plumbee oscurano il cielo, l'acqua scende da esse con gocce pesanti scrosciando sulle strade lastricate della cittadina. Lampi e tuoni si susseguono, e la giornata è buia quasi come fosse notte. Sollevando gli occhi alle nuvole cariche di pioggia, Ega nota qualcosa di strano... uno strano campo di forza appena percettibile che aleggia altissimo e lontano sopra il castello. Se non fosse per la pioggia, probabilmente sarebbe invisibile, ma in qualche modo la turbolenza magica devia le gocce d'acqua, seppur di poco, creando l'illusione di un gigantesco vortice illusorio, sospeso sulla fortezza ducale. Nessuno sa dare una spiegazione.

Sulle mura lungo le vie gli avventurieri scorgono un annuncio amministrativo: l'esecuzione di Lionel è imminente. Si spostano quindi presso la fortezza e raggiungono il cortile interno. Nonostante il maltempo un gran numero di persone si è riunito per veder giustiziare il giovane assasino. Il ragazzo giace sul patibolo, inginocchiato, alle intemperie, con il torso nudo e un cappuccio nero in testa. Sul petto e sulle braccia sono visibili i tatuaggi scarlatti.

La folla è iraconda, ortaggi e frutta marcia vengono tirati sul palco mentre il boia termina di leggere la condanna, poi un cappio viene messo attorno al collo di Lionel, e una sacerdotessa di Sinth inizia le litanie di commiato. In un angolo i genitori di Lionel piangono in silenzio.
Antallen intona un canto funebre, ispiratore di tristezza e pacatezza. Le persone si calmano, cominciano a serbare rancore con mitezza, sussurrano la loro rabbia. Molti fra loro hanno perso almeno un caro, ucciso in questi giorni.

Gli avventurieri notano una persona sospetta, che assiste all'esecuzione in prima fila. Un uomo dai lunghi capelli bianchi, vestito di nero, con gli occhi segnati da due profonde cicatrici verticali. Ega si avvicina, per porgergli qualche domanda, ma l'uomo lo liquida con scarbo e altezzosità. Dopo che l'esecuzione ha avuto luogo, si allontana dimostrando disprezzo per gli avventurieri e in particolare per i Lybran. Un altro strano personaggio, con occhiali di vetro sulla testa e abiti da esploratore, armato di un lungo fucile, ferma Antallen prima che possa tentare di infastidire l'uomo con le cicatrici.
Quest'ultimo però si presenta. Si chiama Pinker ed è un Cacciatore, un ricercatore di gemme del potere, esattamente come l'altro, che lui conosce bene. E consiglia al gruppo di stare alla larga da quella losca figura, perché si tratta di un individuo alquanto spiacevole e avido.
Entrambi sono a Keremish per cercare una pietra molto rara che sembra essere da queste parti.

Gli avventurieri vengono a sapere da Pinker che una perturbazione magica di enorme portata sta avendo effetto, limitando le magie divinatorie ed attirando creature terribili nel regno di Wallace. Un emissario deve essere il responsabile di tutto questo.
Azalorn, Gabriel e Antallen si avvicinano alla sacerdotessa di Sinth quando la folla ormai ha lasciato il cortile. Il corpo di Lionel penzola senza vita sotto la pioggia. La sacerdotessa li saluta e grazie alle doti diplomatiche di Antallen, il gruppo ottiene poche risposte ma almeno di poter visitare la biblioteca del tempio (cosa che peraltro già potevano fare, grazie alla presenza nel gruppo di Ega).

Prima di lasciare la fortezza, incontrano nuovamente Gelden, la quale sembra essere molto più avanti con le indagini rispetto agli stipendiati di corte. Ma gli avventurieri sanno che se Gelden riescirà nello scoprire chi si cela dietro tutto questo, non avrà remore a giustiziarlo, e loro avranno fallito nell'incarico di consegnarlo alla giustizia.
"Ho scoperto cosa c'entra la diligenza. La soluzione è davanti ai vostri occhi, ma voi vedete e non capite. State trattando una causa come se fosse il fine."
Ma se vogliono aiuto, devono pagarlo. E loro decidono di non farlo.

Invece decidono di equipaggiarsi per penetrare nella tomba della famiglia ducale al cimitero. Se la duchessa non è morta di emorragia, è meglio averne la certezza. Dopo aver comprato alcune pergamene utili, gli avventurieri si avviano verso il quartiere dei sepolcri.

Illus. by Aly Fell

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