aprile 01, 2007

5.02 - La cassa d'acciaio

Prima di dirigersi al borgo della seta, il quartiere nobile di Keremish, gli avventurieri si fermarono da Bree, alla Cattedrale della Dea Madre.
La Custode del Culto li accolse non appena terminò di celebrare le onoranze funebri per i soldati ed i ladri morti durante l'assalto al covo segreto dei Pugnali di Cristallo. Era facile distinguere le casse da morto che racchiudevano il corpo di uno dei ladri da quelle che conservavano il corpo di una delle guardie: le prime, molto essenziali, vennero rapidamente caricate su un carro, una sull'altra, per essere scaricate senza alcuna cerimonia aggiuntiva nella fossa comune. Se anche avessero avuto dei parenti in vita, non si sarebbero mai presentati al funerale, per paura di essere coinvolti. Le casse delle guardie invece avevano ognuna una carrozza ad attenderle, e a chi non poteva permettersela il Duca stesso aveva fornito il denaro. Ghirlandate con corone di fiori, sarebbero state portate al cimitero, per essere sepolte sotto una lapide con il nome del defunto ben leggibile.

"In cosa posso aiutarvi, stavolta?" Chiese Bree.
Lucian iniziò un lungo riassunto che metteva Bree al corrente di ogni dettaglio delle indagini svolte dagli avventurieri fino ad ora. Il ranger le parlò del fatto che la gilda dei Pugnali di Cristallo era interessata a mantenere l'ordine mentre le Mantidi Notturne volevano in qualche modo dominare la città.
"C'è una differenza tra le due Gilde, - spiegava il mezzelfo - i Pugnali di Cristallo hanno interesse che Keremish resti esattamente com'é, le Mantidi Notturne vogliono sovvertire l'ordine attuale e creare condizioni ancora più favorevoli per i loro loschi affari. Occorrerà fare una scelta, prima o poi."
La sacerdotessa non si lasciò turbare: "La Gran Sacerdotessa non ritiene che sia ancora giunto il momento delle scelte forzate. La Chiesa di Sinth propone la sua terza via: cambiare Keremish in meglio, una città dove le gilde criminali non esistano. Che i loro affari rispettino la buona etica o che siano spregevoli, restano comunque dei ladri. Chi ruba per fame non è meno ladro di chi ruba per avidità, sebbene le motivazioni del primo siano più condivisibili."
Infine chiesero di Milos.
"Le sue condizioni sono stabili - Riferì Bree - Non poteva essere altrimenti, visto il suo caso."

Si diressero da Carden, presso la torre della Gilda Arcana. Lucian la disturbò durante una lezione con alcuni giovani apprendisti, per chiedere della cassa di metallo che Teg Maine si era fatto recapitare. Carden non impiegò molto a capire di cosa si trattasse, soprattutto visto che il ranger aveva con sé alcune informazioni fornitegli a riguardo dai Pugnali di Cristallo.
"Il corpo di Gamnan... l'emissario di Melpheron che cinquant'anni fa tentò di conquistare parte del continente a sud di Keremish. Forse Teg Maine vuole resuscitarlo. Sarebbe un potente alleato."
"Ma ci sarebbero due emissari." Constatò Lucian.
"No. - Spiegò la maga - Anche se Gamnan resuscitasse, l'emissario è unico ed è già all'opera. Gamnan potrebbe aiutarlo nel portare a termine i suoi piani di terrore, ma resterebbe solo uno dei tanti suoi servitori."
Carden spiegò che Gamnan era il responsabile della genesi della Cattedrale di Lame nel deserto dorato. Quando Gamnan fu sconfitto, la cattedrale morì assieme a lui. "Una struttura imponente, ma oramai è solo un ammasso inerte di pietra e metallo. Molti avventurieri l'hanno esplorata in questi decenni, depredando il possibile e liberandola da gran parte dei mostri che la infestavano. Ormai da tempo è considerata solo una colossale costruzione in rovina, anche se è possibile che sia stata scelta come dimora da creature giunte successivamente alla sua caduta."

All'apice della giornata, il gruppo attivò il meccanismo segreto presso una delle piazze del quartiere nobile e si inoltrò nel traboule che conduceva a Piazza Padella. Lì aspettarono per ore. Calò la notte e cominciavano a pensare che i due membri dei Pugnali di Cristallo ancora liberi avrebbero potuto non passare di lì per giorni. Ma nel bel mezzo della notte, il passaggio segreto si aprì ancora ed entrarono Adranth e Mara. Ivan, Krisonna e Lucian avevano già fatto la conoscenza della mezzelfa. Adranth invece era un umano dall'aspetto molto sicuro di sé, che sembrava essere riuscito ad unire le sue capacità da ladro con il culto della Dea Madre. Indossava vesti leggere da ladro, un simbolo sacro, una strana lama la lancio e diverse borse per gli arnesi da scasso. Fu lui a parlare, Mara se ne restava taciturna in disparte.
"Una nave è salpata per la costa sud del deserto dorato. Teg Maine e la cassa contenente i resti di Gamnan erano a bordo. Questo può significare solo una cosa: la cassa è stata inutile allo scopo per cui l'avevano trasportata fin qui. La stanno riportando alla Cattedrale di Lame."
Il piano di Adranth era quello di rendere pan per focaccia alle Mantidi Notturne. Se avessero scoperto cosa stava accadendo alla Cattedrale, avrebbero avuto la possibilità di guastare i loro piani o, al limite, di ricattare la gilda avversaria affinché le informazioni non si diffondessero. Mara sarebbe andata alla Cattedrale. Era già stata lì, avrebbe potuto utilizzare un teletrasporto. Adranth avrebbe tentato di trovare un modo per salvare i prigionieri.
Gli avventurieri decisero di seguire Mara.

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