marzo 06, 2008

8.08 - L'ultimo Grido

L'emissario, mutato dal potentissimo artefatto che possedeva, si era trasformato in una gigantesca medusa, che assorbiva e rilasciava impulsi emotivi talmente potenti da distorcere la mente e il cuore di chiunque si avvicinasse. Protetti da incantesimi adeguati (o sconsideratamente coraggiosi da non porsi affatto il problema), gli avventurieri si lanciarono in volo contro Algrin. I poderosi tentacoli della creatura guizzarono fuori dal mare di plasma per afferrarli e stritolarli, colpendo con inaudita ferocia chiunque superasse la sua aura di disgregazione emotiva.
"Melpheron inghiottirà questa città, che voi lo vogliate o meno! I cieli già si aprono al suo immenso potere! Guardate, il suo volto si affaccia su questo piano, per condurci laddove morte e miseria non esistono!"
I deliri di Algrin non interessavano a nessuno, ma la creatura era abbastanza potente da poter volgere le sue preghiere al cielo rosso e nel contempo occuparsi dei suoi avversari. Gordianus fu avvinghiato da uno dei tentacoli dell'emissaria, mentre gli altri cercavano di abbatterla a colpi di spada.
"Gordianus! Nobile paladino mezzodrago! Non capisci? Io ti offro... l'eternità! Non negare a te stesso e a questo pianeta l'eccezionale offerta che il Signore della Passione vi sta offrendo! Non ribellarti al suo sguardo! Dentro di te, sai bene che non hai scelta!"
Così dicendo Algrin avvicinò il corpo di Gordianus alla parte superiore del suo torso, da dove ancora spuntava un'appendice che riproduceva le forme umane dell'emissaria. Il volto di Algrin, angelico e demoniaco allo stesso tempo, si protese verso il paladino, cercando di abbracciarlo.
Ma Krison anticipò la creatura, lanciando un incantesimo di scambio. Nell'istante successivo, Gordianus era in piedi a poca distanza da Algrin, mentre Krison si trovava avvinghiato nei tentacoli della creatura. L'emissaria avvolse Krison in un abbraccio mortale, e lo raggiunse con le sue labbra. Krison avvertì un'ondata di energia negativa penetrargli nella carne, come una vampa di calore che andava a incendiargli il sangue fino a fargli esplodere il cuore. Cercò di gridare di terrore, ma i tentacoli lo stringevano forte e non poteva sottrarsi alla stretta di Algrin. Quando Algrin lo lasciò cadere, era indebolito a tal punto che a malapena riusciva a mantenersi a galla nel lago di sangue.

Ma nessuno di fece prendere dal panico. Non era né il momento né il luogo. Il cielo nuvoloso scaricava fulmini purpurei attorno alla fortezza, la pioggia rada sembrava sangue, i vento girava in maniera tortuosa tra le torri, fiumi di acqua rossa scivolavano in ampie cascate nel mare sottostante, che con poderose onde dipingeva di bruno le scogliere.
Algrin sanguinava copiosamente, il suo sangue si aggiungeva a quello del lago. Lacrime di sangue le segnarono il volto pallido. Il passaggio verso il Nephandum si stava finalmente aprendo. E fu allora che Ivan e Lucian colpirono più forte. L'emissario e l'artefatto del terrore si erano ormai fusi in un'unica, terrificante creatura. Abbattere l'emissario, ora che il Cuore di Sangue era stato distrutto, era l'unico modo per invertire il flusso degli eventi. Caricarono con forza, potenza, disperazione, rabbia e voglia di riscatto, mentre la creatura li colpiva e li spazzava con i suoi terrificanti tentacoli. Finché non videro il gigante di carne contorcersi in un enorme spasmo di dolore.
Algrin stese la mano verso il cielo, un rigurgito di liquido rosso le emerse dalla gola al posto delle mille parole che avrebbe voluto pronunciare per chiedere perdono del suo fallimento. Le sue dita cercarono di afferrare le nuvole striate di cremisi e porpora, come se volesse squarciarle lei stessa con le sue unghie. Poi il corpo che l'artefatto le aveva garantito collassò su se stesso, esplodendo in una valanga di frattaglie e liquidi. Algrin fu inghiottita dal marasma di viscere, mentre gli avventurieri indietreggiavano velocemente. Le nubi in cielo si distesero, la pioggia cessò di cadere, i fulmini svanirono gradualmente. Rimase solo l'ululato del vento sul mare grigio.

La figura di algrin, nuda e coperta di sangue, scivolò fuori dal lago di sangue, trascinandosi su quel che rimaneva del pavimento della fortezza, ridotto in macerie. Lucian le si avvicinò, guardandola con pietà mentre piangeva singhiozzando con forza. La ragazza sollevò lo sguardo al cielo, stringendosi il corpo come a proteggersi dal freddo.
"Melpheron!!!" Gridò. Ma il nome del Terrore Ancestrale le rimase strozzato in gola. La spada di Lucian le strappò la testa dal collo in un attimo, il resto del corpo cadde a terra e rotolò nelle acque rossastre. La strategia del terrore era stata fermata, in ultimo, definitivamente.

14 commenti:

Sommo Kuduk ha detto...

complimenti ragazzi e grazie per questi mesi di narrazioni...
sono di Torino ed è da un pò che vi seguo, molto bravo Bigio, sto seguendo praticamente tutti i tuoi lavori. Anche io sono un DM, non al tuo livello e sto conducendo con il mio gruppo storico una campagna a PLANESCAPE per la 3.5 di D&D. Non volermene a male ma ammetto di aver spudoratamente copiato tante tue idee e di aver utilizzato il materiale da te messo online compresi i PG. Quindi grazie!

Bigio ha detto...

Copia e saccheggia in abbondanza, Kuduk, non avere remore!!!
Ne approfitto per scusarmi se ci sto mettendo un po' ad aggiornare il blog ma nel frattempo sono preso da impegni editoriali improrogabili. Comunque a breve metterò online l'epilogo!

Sommo Kuduk ha detto...

grande!!! e grazie mille. Volevo chiederti siccome adoro Planescape, ma quando riprenderete la campagna ad Empyrea?

Sommo Kuduk ha detto...

grazie ancora Bigio, leggere i tuoi blog mi ha fatto venir voglia di crearne uno mio, riguardante le avventure dei miei giocatori e così ho fatto... ciao

Bigio ha detto...

Riguardo Empyrea, il problema è che... attualmente non ho la possibilità di gestire più di due campagne a settimana!!! E probabilmente fra poco potrò portare avanti una sola. Con il gruppo de Lo Zeist, essendo un gruppo rodato di giocatori piuttosto esperti, mi piace condurre campagne che abbiano uno sfondo Fantasy-Horror, che mi è molto congeniale. L'altro gruppo è meno esperto, ho provato a farli giocare a Empyrea ma la campagna è naufragata entro poco tempo, e una delle cause (non l'unica) era la complessità dell'ambientazione. Ora sto proponendo anche a loro Nephandum, con ottimi risultati. Probabilmente quando uscirà Empyrea 4.0 (nel 2009) potrei riprendere questa ambientazione per la 4edizione di D&D, ma chissà!

Sommo Kuduk ha detto...

ok grazie per l'info... ho segnalato nel mio blog il links per lozeist se non ti crea problemi... anche io adoro il fanatsy horror solo che non piace, così ho legato planescape a nephandum... io adoro e possego Ravenloft!!!
scusa se ti tedio con i miei discorsi

Sommo Kuduk ha detto...

ah dimenticavo conosco e ho già letto la zona di contatto, splendido lavoro!

Bigio ha detto...

Se ti piace Ravenloft, saprai di certo che la Wizards ha acquistato indietro dalla SSS i diritti per questa ambientazione e probabilmente sarà una delle ambientazioni supportate a pieno dalla 4edizione di D&D (oltre a Forgotten Realms e Eberron).
Grazie dell'incoraggiamento, e come dicono sempre i veri dndisti: keep on playing. ;)

Sommo Kuduk ha detto...

me lo auguro per ravenloft. Dubito però che mi dedicherò alla 4 ed. dopo che in questi ultimi mesi ho acquistato tutti i manuali della 3, al max me lo prenderò per collezione... non ti voglio costringere ma se un domani vorrai dare un'occhiata al mio blog e darmi qualche consiglio te ne sarei grato!

Sommo Kuduk ha detto...

un'ultima cosa Bigio, ci tenevo a dirti che ho letto anche gli altri tuoi blog "più seri" e li condivido completamente, i cavalli di razza si vedono subito, però non detengono il potere sigh!!!

Bigio ha detto...

"non ti voglio costringere ma se un domani vorrai dare un'occhiata al mio blog e darmi qualche consiglio te ne sarei grato!"

Già fatto, Kuduk! ;)

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

Perche non:)