Bree non credeva ai suoi occhi. Erano scomparsi da diverso tempo, almeno due settimane. Varcarono la soglia della Cattedrale di Sinth accolti da sguardi di stupore. Indossavano armi e armature nuove, oggetti magici sfavillanti che pulsavano di potere, sembravano essere appena tornati dal confine dell'universo, per mettere fine a tutto quanto.
"Com'è la situazione?" Chiesero, appena la Gran Sacerdotessa diede loro udienza.
"Abbiamo un paio di idee su come riprenderci la fortezza. Anche se la città ormai è sotto il nostro pieno controllo, Kalfyra e i suoi alleati più fidati si sono barricati all'interno del palazzo del duca, e come sapete, è un luogo rinomato in tutta Wallace per la sua inespugnabilità. Oltretutto, non possiamo permetterci di sacrificare altri soldati. Già ventimila uomini coprono con i loro corpi il campo di battaglia oltre la porta ovest di Keremish, quel terreno resterà intriso di sangue e dolore per generazioni. I cittadini sono chiusi in casa, barricati, non aprono le porte nemmeno ai nostri sacerdoti. Credono che presto il mondo finirà, che il cielo farà piovere sangue e che saranno tutti uccisi dell'avvento del male. Questo non fa che accrescere il potere di Kalfyra. Il terrore che avvolge Keremish è talmente denso da essere quasi percepibile mentre lo si respira."
Gordianus si fece avanti: "Quali sono i piani che avete progettato?"
"L'unica via di accesso al palazzo ducale è il ponte. Esistono altri passaggi, ma ci costringerebbero a risalire la scogliera a picco sul mare, ed è probabile che se venissimo attaccati in quel momento, ci spazzerebbero via. Il nostro piano è penetrare frontalmente, e poi far intervenire le truppe."
Il piano piaceva molto a Ivan. Gli altri avevano qualche perplessità.
"Qualche volontario?"
"Valisid sta cercando di reclutare qualche potente alleato a Wallace, ma abbiamo già un gruppo di avventurieri che ci ha dato il suo incondizionato appoggio."
L'espressione di Krison si fece quella di chi sta rivivendo un incubo.
"Gli eroi di Sinth. - Concluse Bree - Ecco il loro portavoce."
Si fece avanti Orion, chierico di Sinth. I suoi capelli biondo platino rilucevano di splendore. Il pizzetto curato, gli occhi azzurri, le vesti candide e profumate. Avanzava con passo principesco, salutando i devoti che al suo incedere chinavano il capo.
"Messer Kalashtar, e Sir Gordianus. Quale onore. - fece un inchino - A quanto pare anche voi siete giunti infine ad offrire il vostro aiuto alla Chiesa di Sinth. Devo ammettere che credevo aveste altri impegni per i prossimi giorni, vista la velocità con la quale siete spariti! ...Ma non è mai troppo tardi, giusto?"
La Gran Sacerdotessa mise fine con autorità al conseguente lancio di frecciatine e allusioni. Se il gruppo di Gordianus, Ivan, Krison e Lucian voleva essere utile, avrebbero potuto entrare nella fortezza per primi. Orion, assieme a Castalia, Merry e Agranok sarebbero entrati da un passaggio secondario, sfruttando la distrazione offerta dal primo gruppo. Eliminati gli avversari più minacciosi, i soldati di Sinth avrebbero fatto irruzione prendendo di nuovo possesso del palazzo ducale. Sperando ovviamente che il duca Vaneglin e suo figli Larshell fossero ancora vivi.
Accettarono.
2 commenti:
molto intiresno, grazie
La ringrazio per Blog intiresny
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